che non ammette deroghe. Di cui il pranzo con
la regina vorace, che per ragioni di protocollo finisce per mangiare solo lei,
è il pezzo più esilarante. La seconda parte è un po’ lenta, e con una
descrizione forse un po’ semplicistica e troppo caricaturale sulle dinamiche
del potere. Ma le ambientazioni, sia gli straordinari interni che gli esterni,
dalle vallate inglesi ai giardini fiorentini, e i meravigliosi costumi
perdonano tutto. Impeccabile la recitazione dalla minima comparsa fino al
protagonista Ali Fasal, che ha rivelato di essersi preparato leggendo molto su
Abdul, comprese le sue lettere. Niente castelli, saloni o prati e boschi a
perdita d’occhio, ma una villa in una
piccola, sconosciuta baia tra le
calanques di Marsiglia, nel film La villa
di Robert Guédiguian. Tre fratelli Angéle, Joseph e Armand si ritrovano dopo l’ictus del padre nella
casa da dove se ne sono andati tanti anni prima, ognuno con una propria storia,
ricordi e rancori. Con loro la fidanzata troppo giovane di Joseph, un ragazzo
che fa il pescatore innamorato fin da bambino di Angéle, molto più vecchia di
lui, e una coppia di anziani che scelgono di restare uniti anche nella morte.
Un piccolo universo a parte in cui entrano a un certo punto tre bambini
rifugiati. Vari i flash back tra cui uno
in cui si vedono i tre fratelli e il marito di Angéle che scherzano sulle note
di Want you di Bob Dylan. La scena è
presa da un film di Guediguian del 1985, gli attori sono gli stessi e sono
quelli con cui il regista francese lavora da sempre. Ariane Ascaride, che
interpreta Angéle, è sua moglie.
Victoria & Abdul metafora del potere e apoteosi della grandezza dell'Impero britannico viste dietro le quinte. Chissà quali altri "peccati" il regista poteva rivelare dell'implacabile regina Vittoria?
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