Sembra impossibile, in tempi di wireless, connessione
internet e megabyte, che la pioggia possa
interrompere le comunicazioni. Si è verificato recentemente a Camogli dove un temporale ha interrotto le comunicazioni, o meglio il Festival della Comunicazione.
Sabato, terza giornata, alle 18, le condizioni meteo erano talmente
catastrofiche che
il sindaco ha dato l’allerta arancione e tutto si è fermato. Già gli incontri in piazze o sulle
terrazze erano stati trasferiti al Teatro Sociale, in platea o nel ridotto, e nelle sale dell’Hotel Cenobio dei Dogi. Il problema riguardava soprattutto la
circolazione per le strade di Camogli, ma anche la via Aurelia di accesso,
fortemente a rischio di incidenti. La quarta edizione del festival, ideato da
Umberto Eco e diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, ha ripreso regolare
il mattino dopo. Con un buon successo.
Si parla di 30 mila presenze e più di 200 mila visualizzazioni del sito del
festival, dove era possibile seguire in streaming eventi e appuntamenti. Più di
cento gli incontri con oltre 130 relatori. Tra gli altri, Carlo Freccero,
autore televisivo e scrittore, ha parlato delle connessioni con il potere, Walter
Veltroni e Mario Calabresi delle connessioni tra politica, cultura e società
civile, lo scrittore Roberto Cotroneo invece con l’arte. Mentre lo
psichiatra-sociologo Paolo Crepet ha
intitolato il suo intervento I social come
via breve per rimbecillirsi. Oscar
Farinetti in piazza Battistone ha dato
consigli per il successo, facendo il punto sull’importanza di sapere gestire
l’imperfezione. Che razza di discorsi
s’intitolava l’incontro con Piergiorgio
Odifreddi, giudicato da molti meno
brillante del solito. A conclusione, domenica, il Premio Comunicazione a Piero Angela “…perché con le sue
straordinarie doti di comunicatore e
divulgatore, ha trasmesso a più d’una generazione l’amore per le scienze e per
la storia, lasciando un segno esemplare nella vita culturale del nostro
Paese”. E al Teatro Sociale il musical Trump
Blues dedicato al presidente Usa,
scritto a quattro mani da Federico Rampini e il figlio Jacopo, in scena da
protagonista. Con la regia di Angelo Generali e musiche dal vivo eseguite da Valentino
Corvino e Roberta Giallo (foto al centro).
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