vendono le opere del fu
Balla". Futur Balla alla Fondazione Ferrero di Alba (foto al centro) , dal 29 ottobre al
27 febbraio 2017, racconta come il percorso artistico abbia affiancato la sua
vita:"E' l'opera d'arte che fa conoscere l'artista.Tutto il resto è mediocrità" scriveva. Le opere provengono da collezioni
private e da musei italiani e del mondo
(dal Moma di New York alla Galleria Nazionale
di Roma, dallo Stedelijk Museum di Amsterdam alla Tate di Londra, dal Guggenheim
di Venezia al Museo del Novecento di Milano, dalla Gam di Torino al Mart di
Rovereto). Attraverso queste, ben disposte nelle luminose sale, si capiscono i
passaggi fondamentali. I primi ritratti raccontano i lavoratori più umili, gli
emarginati, i malati, i poveri. Lo studio del volto, la posizione delle gambe e
delle mani, fotografa il disagio meglio di qualsiasi discorso. Poi c’è la scomposizione
cromatica e la compenetrazione. Movimento, ritmo, colore e suono diventano gli elementi chiave. Da Volo di rondini dove le linee creano un
dinamismo che sembra inarrestabile a Velocità
astratta e rumore dove davvero la
disposizione dei colori, con il rosso improvviso che forma un arco e l’azzurro
che ombreggia, rendono l’idea dell’immagine sfuggente e della velocità, tanto che sembra di percepirne il rumore. O Dinamismo di un cane al guinzaglio (foto in basso)in
cui le zampe e la catena che si moltiplicano simulano il movimento. A chiudere Numeri
innamorati (foto in alto)un olio su tela del 1923, che apre una nuova fase del percorso
artistico. Completano la mostra fotografie, appunti, manifesti, lettere, la
sua tavolozza e i suoi pennelli e un portaoggetti in legno di vari colori.