scelto questa volta è Open Borders. Riuniti nei vari cortili, sotto i porticati e nel grande prato centrale, progetti che mettono in risalto il limite valicabile o meglio il fragile confine fra una disciplina e l’altra. Non è certo una novità , ma è attuale e soprattutto mette insieme argomenti di interesse, come la sostenibilità, il digitale, l’arte e l’architettura, naturalmente. Rientrano nella mostra, che chiude il 23 aprile, una serie di installazioni nell’orto botanico di Brera. Ed è anche questa un’occasione per vedere un luogo poco frequentato, ma di notevole fascino. E la Torre Velasca, sede di Auto City Lab, che Ingo Mauer ha illuminato nella parte inferiore e sul tetto di rosso, nero nel resto, con un effetto braci(foto in basso). New Austrian Design Perspectives ha scelto Villa Necchi Campigli (foto in alto), gioiello dell’architetto Piero Portaluppi, per le sue proposte. Divise fra il giardino e l’ex campo da tennis, con qualche flash all’interno. Nessuna location speciale per Missoni Home che nel piacevole loft-showroom ha esposto Knitown, un’installazione dell’artista Aldo Lanzini con la direzione creativa di Angela Missoni. E’ un piccolo borgo costruito con le lane nei colori e negli accostamenti tipici della maison, con effetti luminosi e sonori. Molte, come al solito, le contaminazioni tra moda e design. Nel flagship store di N°21 lo stilista Alessandro dell’Acqua ha reinterpretato la lampada Tatì Lace di Ferruccio Laviani per Kartell. Kartell, invece, ha lanciato una collezione ideata da Lapo Elkann dove i pezzi iconici del marchio sono rivestiti con materiali tecnologici che riproducono tessuti maschili.
mercoledì 13 aprile 2016
DESIGN AND THE CITY
scelto questa volta è Open Borders. Riuniti nei vari cortili, sotto i porticati e nel grande prato centrale, progetti che mettono in risalto il limite valicabile o meglio il fragile confine fra una disciplina e l’altra. Non è certo una novità , ma è attuale e soprattutto mette insieme argomenti di interesse, come la sostenibilità, il digitale, l’arte e l’architettura, naturalmente. Rientrano nella mostra, che chiude il 23 aprile, una serie di installazioni nell’orto botanico di Brera. Ed è anche questa un’occasione per vedere un luogo poco frequentato, ma di notevole fascino. E la Torre Velasca, sede di Auto City Lab, che Ingo Mauer ha illuminato nella parte inferiore e sul tetto di rosso, nero nel resto, con un effetto braci(foto in basso). New Austrian Design Perspectives ha scelto Villa Necchi Campigli (foto in alto), gioiello dell’architetto Piero Portaluppi, per le sue proposte. Divise fra il giardino e l’ex campo da tennis, con qualche flash all’interno. Nessuna location speciale per Missoni Home che nel piacevole loft-showroom ha esposto Knitown, un’installazione dell’artista Aldo Lanzini con la direzione creativa di Angela Missoni. E’ un piccolo borgo costruito con le lane nei colori e negli accostamenti tipici della maison, con effetti luminosi e sonori. Molte, come al solito, le contaminazioni tra moda e design. Nel flagship store di N°21 lo stilista Alessandro dell’Acqua ha reinterpretato la lampada Tatì Lace di Ferruccio Laviani per Kartell. Kartell, invece, ha lanciato una collezione ideata da Lapo Elkann dove i pezzi iconici del marchio sono rivestiti con materiali tecnologici che riproducono tessuti maschili.
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