Mai come di questi tempi si parla tanto di cibo.
Tutto è riconducibile al cibo. Dall’arte alla moda, dall’attualità
all’educazione, alla cultura. E ovviamente il vino non è da meno. Le
cantine sono luoghi da visitare e non solo dagli intenditori o dagli addetti al
settore. I più grandi architetti ne fanno le loro palestre di creatività. Gli
artisti vengono interpellati per disegnare le etichette delle bottiglie.
.
E ora il vino diventa argomento d’insegnamento.
Succede nell’azienda vinicola Michele Chiarlo ( in quella zona del Piemonte
dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco che comprende Langhe, Roero,
Monferrato) già famosa per il suo Parco Artistico Orme su La Court. Per l’Expo,
infatti, sono stati individuati e riconosciuti dei “percorsi didattici” di vari
livelli. Per la scuola primaria al centro dell’interesse è il mondo delle fiabe
di Lele Luzzatti, uno dei primi Maestri ad aver animato il parco artistico,
(v.foto). Le sue opere sono la base su
cui i bambini costruiranno le loro scenografie.
“Vedere per capire, capire per conoscere” è il tema su cui lavoreranno
gli studenti della scuola secondaria, partendo dall’arte pop di Ugo Nespolo,
anch’egli grande animatore del parco. “Dialoghi sui piemontesi che hanno
lasciato un’ impronta” è il titolo del percorso rivolto ai ragazzi della scuola
superiore. Prevede letture di scrittori come Gozzano, Pavese, Lajolo, Fenoglio,
che queste terre hanno amato e descritto. “Il paesaggio rurale, gli uomini e la
terra” è invece l’argomento dello workshop di tre giorni per gli studenti di
architettura.
A completare l’iniziativa, ma aperte a tutti, due
mostre. Una al Museo Musarmo di Mombercelli su “Il paesaggio collinare”, con opere
di pittori piemontesi dell’ Ottocento e Novecento. L’altra, nella cascina di Castelnuovo Calcea, chiamata “Il Convivio” con le tavole , le sagome
teatrali e i libri di Emanuele Luzzati, concessi gentilmente dal museo Luzzati
di Genova.
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