La prima competizione è nata a Las Vegas (e dove se
no?) nel lontano 2001. Ora le Nailympics
sono arrivate da noi, e si sono disputate alla fiera di Roma il primo e il 2
febbraio. A gareggiare professionisti,
studenti e artisti dell’unghia di tutto il mondo. Rigido e dettagliato il bando
di concorso e il regolamento. Vari e in denaro i premi assegnati. Sfrenata la
fantasia dei concorrenti.
Se qualcuna aveva pensato di distinguersi facendosi laccare le unghie di diversi
colori, piuttosto che con le più importanti bandiere o con piccole frasi, di
fronte alle proposte di Nailympics avrà
la sensazione di aver sbagliato pianeta. Tutto è oltre le righe. Dalla creazione più semplice con l’effetto coccodrillato a mielosi florilegi
che sembrano usciti da un kimono. Dall’orgia di brillantini da strega di Biancaneve
all’ennesima potenza a una galleria d’arte contemporanea in dieci dita. Per
arrivare alle unghie Merry Christmas in 3 D con tanto di renne, babbi-natale, palline
luccicanti. O le unghie da favola, per raccontare dieci fiabe, con
visualizzazione dei personaggi. Dal coniglio di Alice a Pollicino, da gnomi ed
elfi a Cenerentola.
A quando le Olimpiadi dei denti con una trentina di straordinarie possibilità per
bocca?
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