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La Traviata |
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Un ballo in maschera |
Tratta delle opere di Verdi ma
riesce ad affascinare anche chi non è “toccato” dalla lirica. E’ una mostra
fotografica ma fa sentire la musica. Si sente l’obiettivo puntato sul dettaglio
moda, si gusta il tessuto, ma a essere ripreso è sempre, solo il palcoscenico. Le
immagini richiamano le tele di Vermeer, Rembrandt, perfino Caravaggio, eppure
le luci sono quelle
del teatro, autentiche.“Graziella Vigo. La moda nella musica di Verdi” è il titolo della mostra
da ieri fino all’8 dicembre a Palazzo
Morando a Milano. Un titolo ben scelto ed eloquente certo, ma che non riesce ad
anticipare quello che si vede. Sicuramente il passato nelle riviste di moda dell’autrice ha
contribuito a maturare quella sensibilità di focalizzare il dettaglio della scarpa, la leggerezza di un
tulle, la piega di un mantello. Ma a
prevalere è quella rara capacità di
cogliere l’attimo, più da reporter che da fotografo di moda. Unito naturalmente
a un occhio colto, pronto a vedere al
di là dell’immagine da
palcoscenico. Il soggetto sono appunto
le opere di Verdi alcune con due o tre allestimenti e costumi, in diversi teatri. Dalla Scala di Milano al
Regio di Parma, dal Teatro Verdi di Busseto al Metropolitan di New York, al NHK
di Tokyo. Le foto scelte, tra migliaia scattate
dal 2001 , anno del primo centenario della morte di Verdi, al 2008, non sono state minimamente ritoccate
e sono
stampate su una specialissima
tela “Per dare il senso del teatro” ha commentato Vigo, che prosegue: “Le prime
foto le ho scattate alla Scala, e ora
ritornano a Milano”. Sono state, infatti,
già in mostra a Boston, a New York, a
Washington dove hanno riportato un successo strepitoso “Non credevo che gli americani fossero così
appassionati di lirica e colti sull’argomento”.
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