Può sembrare mancanza di realismo
e scarso senso sociale guardare con tristezza le librerie che chiudono. Quando le
serrande si abbassano su negozi di ogni genere. Eppure, cadendo nella retorica
del libro-cibo-per-la-mente, una libreria che chiude non è solo indice di
una crisi economica, ma potrebbe esserlo
di un decadimento di interessi e di valori.
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Il caso della Libreria Bocca a
Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II,
non può passare inosservato. Fondata nel 1775 è la più antica azienda
libraria rimasta in Italia. Specializzata in libri d’arte, biografie di
artisti, cataloghi, nel giro di poco
tempo è in grado di procurare qualsiasi volume. L’ambiente è piacevole non solo
per i libri e i quadri esposti, ma per
un pavimento a sorpresa in lastre di vetro dipinte da contemporanei. Qualche
anno fa è riuscita, grazie anche al FAI, a evitare l’aumento dell’affitto che
l’avrebbe obbligata a traslocare per lasciare posto alla solita griffe. Ora non
ce la fa più, è costretta a saldi clamorosi, ma Giacomo Lodetti, il
proprietario, non sa fino a quando potrà
andare avanti. L’introito giornaliero è un decimo di quello di tre anni fa. I
maggiori guadagni vengono dai
quadri che gli artisti mettono in
mostra. Neanche gli incontri del
giovedì aiutano a vendere.
Le librerie chiudono, la gente non
legge, eppure continuano a uscire
libri di ogni genere che dimostrano come
“l’oggetto” sia lo specchio più sfaccettato del mondo. A parte la narrativa di
per sé varia e variegata, gli ambiti sono vastissimi. Ecco due esempi. Appena uscito per la collana
Carta Bianca di Ediesse Editore “Uomini e navi. Fincantieri storia di
un’azienda di stato” di Alessandra Fava. L’autrice, giornalista, cerca di
capire come mai un paese in mezzo al mare possa rinunciare a fare navi.
Un’indagine approfondita su un tema
scottante, che ha potuto sviluppare e portare avanti senza alcuna censura.
“Carta bianca di nome e di fatto” ha commentato Fava.
Esce il 6 novembre edito da De
Vecchi “Storie di cani e di amicizia”. Gli autori sono venti personaggi noti
che raccontano in modo buffo, serio,
commuovente, surreale, ironico il rapporto con un cane. Da Alberto Bevilacqua a Dacia Maraini, da
Danilo Mainardi a Maurizio Costanzo, tutti hanno destinato i diritti del libro
all’Associazione Mondi a Confronto, onlus a tutela degli animali.