domenica 24 febbraio 2013

GEOMETRICI EQUILIBRI

 Marni

Al quinto giorno di sfilate milanesi, se si dovesse decretare una tendenza protagonista si avrebbe seri dubbi. Si può dire  quello che non c’è. E’ scomparsa completamente la donna panterona e anche la bambola ha vita dura.  Per il resto il nero è sempre in primo piano, segnato a vista dal grigio che guadagna più spazio. Anche perché è spesso rischiarato da ricami, applicazioni di Swarovski e altro ,che lo rendono meno austero o scontato. Perfino da Laura Biagiotti, il grigio  riesce a imporsi  sull’amato bianco,  Eccolo per la mantella movimentata da fiori ricamati effetto 3D. O  nel completo pantaloni con giacca 7/8, o nel cappotto  doppiopetto bordato di astrakan.
Anche la pelliccia è una  presenza ricorrente. Il più delle volte     inaspettata. Marni ne fa un grande uso  per ammorbidire i volumi geometrici della sua collezione.  Molte le mantelline  di visone da portare  sugli abiti di seta stampata. O il boa di volpe rossa e bianca che illumina il grigio del completo top pantaloni.  Pelliccia anche da Jenny dove tutti i capi sembrano inseriti in figure geometriche o composti da elementi geometrici. Come il pannello di visone sul dietro della giacca cammello. La cappa di volpe bianca ha una precisa linea a trapezio. Particolare la gonna svasata che si apre  davanti su una minigonna.
Per difendersi dal freddo la donna Missoni non usa la pelliccia, ma un morbido avvolgente lungo cappotto, da allacciare come una vestaglia.  In vari mix di tessuti e colori con una prevalenza di verde,  corallo, bluette e immancabile acciaio e nero. Giochi di inserti in tulle nei miniabiti, tute nere per la sera.
Missoni
Mai allestimento poteva essere più indovinato per la giornata di neve. Bally ricostruisce l’Ice hotel (in Svezia e nel Québec canadese), con pavimento e pareti che simulano il ghiaccio. All’entrata due cuccioli di husky siberian    fanno gli onori di casa.  Nella collezione ispirata a Lee Miller, impavida reporter viaggiatrice, vari i pezziforti. A  cominciare dalla Camera Bag che riproduce la borsa appunto dei fotografi, per continuare con lo stivale con cinturino come i vecchi scarponi da sci e le stringate con suola di legno come i modelli maschili. Bianco e nero per la rivisitazione invernale della Papillon Bag, per il cappotto di volpe  e per la cappa di visone.
Tra gli allestimenti più interessanti, border line con la performance artistica,   i quadri viventi  di Chiara Boni . Nella sala delle otto colonne  di  Palazzo Reale, dove si tiene la mostra di Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti: modelle vestite della  Petite Robe, sedute sulla sedia Modì, progettata  da Alessia Galimberti, con l’espressione e soprattutto la postura che richiama le   figure femminili ritratte dal pittore.

Nessun commento:

Posta un commento