L’affluenza non è stata come per la
notte di Vogue, ma la Vendemmia di Via
Montenapoleone ha comunque attratto gente. Tanto da chiudere al traffico la via
in questione. L’evento, voluto dai
negozi del Quadrilatero , è alla sua terza edizione, ma quest’anno si è sentito
di più. Non si sa se per la migliore organizzazione
o per l’esigenza sempre più forte di
attirare clienti, troppo distratti, in
tempi di crisi. Le boutique, soprattutto monomarca, che hanno aderito, sono
state aperte dalle 19,30 alle 22. Oltre a invitare a degustazioni di vini doc,
con preparati e diligenti sommelier,
hanno proposto le loro collezioni
con il 20% di sconto. Sembra che in
pochissimi negozi dei 56 “partecipanti” il viavai sia stato motivato dall’acquisto. Inutile
dire che molti hanno giocato in casa. Come Salvatore Ferragamo che ha proposto i vini della tenuta di
famiglia del Borro. Da DSquared, con un pienone d’eccezione, si potevano
gustare i vini della Diesel Farm, sulle colline di Marostica, di Renzo
Rosso, oltre che patron della Diesel, produttore e distributore del
marchio dei gemelli canadesi. C’è chi come LarusMiani ha suddiviso le degustazioni
a seconda dei “reparti”.”Colbertina” un Barbera d’Alba per l’uomo casual al
piano sotterraneo, “Donna Olimpia Bianco”
Bolgheri Doc per la donna al primo
piano e “Ugolforte” Brunello di Montalcino per l’uomo su misura a pian terreno.
Vini diversi , sia bianchi che rossi, della tenuta San Pietro di Novi Ligure,
ma non differenziati per reparti, da John Richmond. Degustazione di champagne,
ça va sans dire, dai francesi, Cartier (con
il loro), Louis Vuitton , Christian Dior, e anche da qualche orologiaio. Tra
gli outsider (della moda)Venini con i vini della Tenuta della Vite Montalcino, tra
vasi e coppe e Vetrerie di Empoli con i
nettari della Tenuta Parentini. Pesce fuor d’acqua, e anche dal vino, Miki House
(moda per bambini di Via Sant’Andrea)con i succhi di frutta Yoga AQ.
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