Chi più di un’estetista è in stretto
contatto con i corpi delle donne, ne studia la pelle, ne cura le imperfezioni,
ne constata la lucentezza, la morbidezza. Cerca di contrastarne
l’invecchiamento. Scopre rughe, brufoli,
ma anche piccole ferite, lividi, tagli…. Chi meglio di un’estetista può
rendersi conto che quei segni blu su una
cliente bella ed elegante non sono stati provocati da una caduta in sci sulle
nevi di Sankt Moritz, ma raccontano una lunga storia di amore possessivo e violento?
E chi meglio di un’estetista può riuscire nel chiuso di un “salottino-massaggi”
ad avere anche le confessioni di insospettabili vittime? Ed è questo messaggio
che ha voluto dare Patrizia Urbano, imprenditrice nel settore della bellezza,
alla presentazione del suo libro, oggi a Palazzo Ducale di Genova. Certo in
“Salviamo la pelle”, edito da Erga,
l’autrice rivela tutti i segreti e i trucchi per valorizzare viso e corpo, ma a
quel titolo-giochetto, per l’evento ha fatto seguire un “Usiamo le mani solo per proteggerla” con un
esplicito invito alle professioniste dell'estetica a schierarsi in prima linea
contro la violenza, istruendole a riconoscerne i segni. Il ricavato delle vendite della serata, aperta
a tutti, sarà devoluto al Centro Per
non subire violenza, Onlus di Genova, che si occupa appunto di
donne in difficoltà a causa di violenze di genere. Nelle foto, la copertina del
libro e la Wall of Dolls, la parete in via de Amicis a Milano contro la
violenza alle donne e il femminicidio e
Jo Squillo, ideatrice e sostenitrice.
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