domenica 23 novembre 2025

L'ANIMA JAZZ DEL PASSEROTTO

Edith Piaf, l’anima in jazz è il titolo dello spettacolo dei Môme, ieri sera al Teatro Gerolamo di Milano. Sorprende questo legame con il jazz della più grande cantautrice francese. Ma è sufficiente sentire le prime note o addirittura l’introduzione di Elda Olivieri, voce narrante del gruppo, per capire che è una ben studiata chiave di lettura. Una delle poche possibili considerando l’inarrivabile livello della mitica "passerotto" (piaf traduzione in argot di passerotto, come veniva chiamata per la sua esile figura). 



Non solo per gli arrangiamenti di Danilo Boggini, ben interpretati dai Môme, lui stesso alla fisarmonica, Val Bonetti alla chitarra, Mauro Pesenti alla batteria, Marco Ricci al contrabbasso. Ma soprattutto da Beatrice Zanolini, voce solista. Che è riuscita a intonare le canzoni più iconiche della Piaf, senza da mai sollecitare un confronto, pur mettendo tutta l’enfasi possibile e coinvolgendo il pubblico. Con vere punte di entusiasmo per Milord, La vie en rose e Non, je ne regrette rien, cantata dopo gli applausi finali, come un bis riassuntivo.  Da parte di Zanolini nessun commento autoriferito, per quanto riguarda la sua interpretazione in jazz, ma piccoli ripetuti accenni-omaggio all’inarrivabilità della Piaf. Il tutto in una forma colloquiale, simpatica, mai recitata. Con lo stesso calore il ricordo, fuori programma, di Ornella Vanoni, con una canzone di Vinicius de Moraes.   I Môme sono di nuovo questa sera sul palcoscenico del Teatro Gerolamo con Marilyn in jazz.     

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