lunedì 15 settembre 2025

OLTRE IL GIARDINO

Non è la motivazione unica e neanche la principale per vedere Under the sun, beyond the skin con le opere di Sara Enrico. Ma di sicuro non è una motivazione da scartare poter visitare il parco forse più bello e curato di Milano, senza avere un bambino con sé. La mostra che fa parte della Furla Series, infatti, apre al pubblico domani nel fascinoso giardino della Villa Reale, davanti alla Galleria d’arte contemporanea, dove l’ingresso è consentito solo agli adulti accompagnati da un bambino. 

  

 


 

Questa premessa a parte, il giardino gioca un ruolo determinante, essendo quello dove l'artista Sara Enric
o, biellese classe 1979, ha realizzato il suo  progetto site-specific. Non solo lo spazio intorno alla villa, come ha spiegato la curatrice della mostra Bruna Roccasalva, è stato di grande ispirazione, ma è il punto di partenza di un dialogo tra passato e presente. E' una riflessione sull'incontro  tra contemporaneo e storia, tra natura e artificio e soprattutto vede uniti e in completa sinergia elementi culturali ed elementi naturali. Ed ecco quindi, sulla terrazza all’ingresso, The jumpsuit Theme elementi in cemento e pigmento ispirati alla tuta del futurista Thayaht, che creano figure antropomorfe relazionate con la facciata della villa (foto in alto). Nel grande prato davanti, dove passeggiano indifferenti alla gente i cigni del laghetto, ci sono i 23 elementi geometrici di Beyond the skin in gommapiuma e tessuto poliestere dai colori vivaci, dove l’effetto della luce è fondamentale. Il percorso continua con i frammenti del tronco di un bagolaro, un enorme albero caduto nella tempesta dell’estate 2023. L’artista con colorati elementi in ferro  restituisce loro una nuova vita. Quasi nascosto nel folto degli alberi ecco il Tempietto dell’Amore dove è installata un’altra scultura della serie Jumpsuit Theme. Il giro si conclude con Bodiless Observer , una metafora del toccare con gli occhi, con due opere a forma circolare e concava in vetro e cemento, “come l’involucro di un corpo che non c’è più”. La mostra chiude il 14 dicembre. 



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