C’è chi pensa che in questo momento ci si riempia la bocca di parole come sostenibilità e tradizione artigianale. Eppure è una tendenza, basata su una scelta saggia. Un capo o un accessorio, curato con attenzione, dura di più perché non invecchia e soprattutto non diventa un rifiuto inquinante. Il suo costo e quindi il prezzo è più alto, ma giustificato. Non sono in pochi a pensarla così. Cividini è uno di questi. “Cose belle fatte bene per durare” s’intitola la collezione: un guardaroba completo, dalla giacca in beaver di lana da portare con i pantaloni dalla abbottonatura laterale al trench con inserti in pelle, ai giochi di lucido e opaco per la sera (foto in basso).
Drumohr, che in azienda autoproduce il 75% dell’energia interna, propone una capsule collection di ineffabile morbidezza interamente realizzata con scarti di cashmere in colore naturale: il completo abito-cardigan, la maglia con cappuccio e quella girocollo. Oltre i pull con "biscottino" di tutti i colori e con inserimenti di un filo di lurex. Anche da Curiel c’è una capsule collection con pezzi unici realizzati da Matteo Thiela. Partendo proprio da un filo, che il designer gira con maestria intorno a un manichino, si costruisce un abito. Il resto della collezione è fatta di tessuti pregiati e lavorazioni sartoriali in una varietà di toni tenui con flash di tabacco, verde, rosa e nero(foto al centro). Attenzione alla funzionalità ma puntando anche sull’estetica e il donante da Sa Su Phi, brand nato nel 2020. Milanese, non cinese come farebbe supporre il nome, formato dalla sillaba iniziale dei nomi delle fondatrici e designer Sara Ferrero e Susanna Cucco, più un Phi che esprime la comune ricerca della sezione aurea. Letto normalmente dà una frase francese. Anche qui ci sono tutti i pezzi del guardaroba interpretati per essere più funzionali e duttili. Lunghi pull con aperture laterali per raggiungere con le mani le tasche dei pantaloni, camicie in georgette di seta da indossare con gonne a vita alta, perfetti per la sera. Colori: midnight blu, bianco e anche un rosa speciale. Tutto prodotto in Italia da donne. Anche Hanita crede nell’eleganza senza tempo e propone una collezione “quite luxury”. Grande ricerca nei materiali, nei dettagli e nelle rifiniture. La giacca in gessato con una laminatura scintillante, il drappeggio sull’abito, il cappotto doppiopetto spigato con collo sciallato da una parte, normale dall’altra. Simmetrie ed equilibrio nelle geometrie per le calzature di AGL. Le punte acute e il taglio triangolare del tacco, per stivali , décolleté, sandali (foto in alto). Micro borchie rotonde sullo scarponcino in pelle matelassé. Tacchi rettangolari per la serie con zip. Grande uso di cristalli e strass per il fiocco sulla scarpa animalier, come sul mocassino di camoscio. Ormai un classico lo stivale in lattex con platform in gomma naturale espansa.
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