Endelea in lingua swahili significa "Andare avanti senza arrendersi". E’ il nome di un brand di moda che ha aperto qualche giorno fa il suo primo negozio in Italia, a Milano. Qualche pezzo d’arredamento vintage anni 50, qualche pianta e appesi o ripiegati sugli scaffali capi e accessori. Abiti e gonne lunghe, camicie e giacche abbinate in un tessuto chiamato wax , ma anche tuniche e abiti diritti tye and dye, qualche borsa in paglia o in tessuto. Tutto in colori e fantasie forti, tipiche dell'Africa. Il nome, dato il suo significato, potrebbe sembrare eccessivo e presuntuoso per capi d’abbigliamento, invece racconta bene tutto quello che c’è dietro. E svela anche un nuovo esempio di come la moda sia sempre più inserita nel mondo reale, attenta all’ambiente e portatrice di messaggi etici.
Nata a Milano nel 2018, Endelea è una società benefit. Le collezioni con design made in Italy sono prodotte in Tanzania con tessuti acquistati da piccoli rivenditori o realizzati da laboratori locali con lavorazioni sostenibili e artigianali. I capi sono studiati per durare a lungo e per le taglie meno diffuse è possibile il pre-ordine. Ma la missione etica del brand non finisce qui, anzi è solo l’inizio, come racconta il pannello verde esposto all’ingresso del negozio. I sarti lavorano con contratto regolare, assicurazione sanitaria, pasti, trasporto al lavoro e formazione gratuiti. Sono all’85% donne con salari pari all’uomo. Il salario garantito da Endelea supera del 116% il salario medio in Tanzania. Il management è al 100% femminile. Ogni anno il 3% del fatturato viene investito in formazione locale, borse di studio e collaborazioni con università tanzaniane. Non esistono scarti di produzione grazie ai progetti di recupero e upcycling. Nessun uso di plastica, neppure per il packaging realizzato con gli scarti delle collezioni. I cartellini sono in carta riciclata e i sacchetti compostabili. Last but not least ogni anno Endelea pubblica sul suo sito il report di sostenibilità.
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