mercoledì 3 maggio 2023

PICCOLO GRAN TOUR

Difficile scrivere di arte o di bellezze artistiche e mantenere un tono chiaro con citazioni calibrate e non di sfoggio. Senza però arrivare alla piattezza descrittiva, per quanto funzionale, del sussidiario. Nel suo libro Vale un viaggio. Altre 101 meraviglie d’Italia da scoprire (Cinquesensi editore), Beba Marsano ci riesce. Ovviamente non è solo questa la ragione per cui si legge molto volentieri. Come spiega nel sottotitolo la parola scoprire, le bellezze di cui si parla sono davvero nascoste o comunque fuori anche dai più raffinati tour di turismo culturale. 


Questo perché come nei precedenti due libri dell’autrice, non viene presa in considerazione solo qualche regione italiana, ma tutte dalla Valle d’Aosta e il Trentino alla Sicilia e la Sardegna. Inutile dire che le foto, di ottimo livello, aiutano e invitano alla lettura. Che si continua con piacere proprio perché Marsano racconta il luogo e la sua storia, spesso inaspettata, come si vorrebbe saperla descrivere a voce a un amico.  Con quel dettaglio curioso, quel legame insospettabile a qualcosa di diverso, senza l’uso di quegli aggettivi, di cui sono zeppi articoli e guide di viaggio. Certo le citazioni ci sono, mai calate dall’alto ma dette con quel filo di ironia che è la caratteristica più ambita del bravo conversatore. Si scopre di straordinari mosaici su edifici pubblici, di un teatro di figura raccontato in un palazzo quattrocentesco, di ville dalle stanze labirinto con seimila pezzi d’arte. O ancora di un giardino dove Pablo Picasso e Jean Cocteau hanno preparato il primo balletto cubo-futurista. Di città morte diventate set cinematografici anche per produzioni hollywoodiane. Si viene a sapere di un pittore che, a cavallo tra fine ‘800 e primi ‘900,  dipingeva quasi esclusivamente la natura con la neve, o di un Raffaello bambino ritratto in veste da angelo dal padre poeta, letterato, umanista, pupillo di Federico da Montefeltro e pittore. La scrittura è così fluente, intrigante e soprattutto attuale che non stonano quei pezzetti in ogni capitolo dedicati a un piccolo museo, un ristorante, un hotel, una cantina.  Anzi sono preziosi suggerimenti per completare il viaggio. Unico punto dolente della lettura, la sensazione di aver perso del tempo e non averne abbastanza per riuscire a vedere tutto. A qualsiasi età. 

Nessun commento:

Posta un commento