Cosa c’entra una gallina in legno con le rotelle nella Sala dei Tessuti Antichi del Museo del Tessuto di Prato. C’entra e molto. Perché Novecento Elegante. Abiti e accessori dalla donazione Fineschi vuole raccontare un secolo di storia attraverso oggetti e abiti appartenuti ai Fineschi, famiglia di imprenditori attivi a Prato da metà dell’Ottocento. Dell’intera collezione fatta di 160 pezzi, raccolti negli ultimi vent’anni da Ada Tirinnanzi, moglie di Antonio Fineschi, e donata al Museo nel 2021, ne sono stati scelti ottanta per la mostra aperta il 13 febbraio.
Il percorso espositivo è cronologico, ma segue anche dei temi. C’è l’abbigliamento femminile con capi da giorno e da sera tra cui pregevoli modelli anni Venti che si rifanno alle creazioni dei grandi couturier parigini, ma anche vesti da notte, negligé, oltre a centrini, bordure e lavori di ricamo. Fino a capi di grandi stilisti anni Ottanta come Gianfranco Ferré e Rocco Barocco. Più tutta una serie di accessori come borsette, bijoux e perfino fibbie e bottoni (v.foto al centro). Per l’abbigliamento maschile ci sono completi da giorno, frac, smoking e soprabiti, soprattutto del primo Trentennio del Novecento e poi cappelli, bastoni e set da fumo in sepiolite. Decisamente inedita l’esposizione di abiti da bambini anni Venti e Trenta accompagnata da giochi da tavolo e giocattoli dell’epoca. Per meglio inquadrare il periodo sono esposte riviste di moda, figurini, campionari appartenenti al Museo, e due dipinti del 1934 di Galileo Chini, pittore e ceramista fiorentino tra i protagonisti del Liberty italiano, imparentato con i Fineschi(v.foto in basso). A completare il tutto un filmato realizzato dal Museo con foto tratte dagli album di famiglia e riprese originali. La mostra, curata dalla conservatrice del Museo Daniela Degl’Innocenti con la collaborazione di Valentina Sonnati, è aperta da martedì a giovedì dalle 10 alle 15, venerdì e sabato dalle 10 alle 19 e domenica dalle 15 alle 19. Chiude il 29 maggio.
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