La ricerca di un’eleganza sartoriale che tenga conto dei nuovi stili di vita, cioè di funzionalità e confort, si conferma anche nell’ultimo giorno della Fashion week dell'uomo a Milano, con presentazioni e sfilate fisiche. Domani sarà tutto digital. Ed ecco Tombolini nella nuova, elegante sede propone TMB Running (in alto). Come la collezione classica Tombolini è completamente made in Italy, anzi nelle Marche. L'abito è rivisto in poliammide elastico, è lavabile in lavatrice, non necessita di stiratura ed è completato da una k-way, per passare direttamente dal consiglio d’amministrazione all’incontro tra amici o alla barca a vela. In aggiunta giacche doppiopetto anche con cappuccio in un particolare neoprene. O ancora l’abito realizzato con tessuti riciclati. Quanto basta a TMB per essere il brand scelto dalla squadra della Roma per le occasioni ufficiali.
L’attenzione ai materiali è in primo piano anche da Boglioli che usa solo tessuti grezzi lavorati e tinti in capo, per un autentico, totale made in Italy, come testimonia l’etichetta su ogni pezzo della collezione. Fatta di giacche, molte in velluto a coste, cappotti in shetland garzato stampa principe di Galles e smocking abbinati con audacia alla camicia in denim. Stessi requisiti per la collezione donna. Altri elementi identificativi, oltre l’etichetta, i bottoni e le fodere in un verde speciale. Sealup parte dagli iconici capi per l’uomo di mare come il peacoat e li elabora per un guardaroba metropolitano chic. Mantenendo vivo il concetto di funzionalità e le tradizioni dell’azienda, nata a Milano nel 1935. Ribadite dal marchio, il marinaio con la pipa, e dal nome, fusione dell’inglese Sea (mare) e del milanese Lup (lupo). Ecco il giaccone da lupo di mare con l’interno staccabile in piumino d’oca, i paltò con imbottitura in grafene ecologico, il trench con termosaldature interne. Un guardaroba che va dall’extra long dei capi impermeabili al gilé con cappuccio staccabile. Accessori in stile (al centro). Il gilé è una delle star di stagione, è in tessuto o in piumino nella sfilata del portoghese David Catelan, ormai un habitué della Fashion week milanese. Tra le uscite più interessanti i pantaloni con bande di tessuti diversi, completi pull-pantaloni di maglia, golf a rombi portati su pantaloni metallizzati (in basso). Un inno al genderless la collezione di Miguel Viera, altro portoghese fedele alla kermesse milanese. In passerella sfilano solo uomini con pannelli-grembiuli sovrapposti ai pantaloni, gonne a pieghe di due diversi materiali, sahariane in lurex, bluse sciallate, blazer stampa breitschwanz.
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