Partenza alla grande per la Fashion Week milanese con le proposte per la primavera-estate 2022. Tutto quello che si era detto su inclusione, diversità, attenzione al pianeta, sono diventati progetti, fatti, realtà. Così all’inaugurazione dell’Hub di Camera della Moda al centro della scena due progetti: Black Lives Matter in Italian Fashion alla seconda edizione e Fashion Bridges–I ponti della moda. Per il primo cinque nuovi talenti, tutte donne di ogni parte del mondo e tutte con studi in Italia, hanno presentato le loro collezioni e sfilato in streaming questa mattina.
Judy Borsetto, haitiana, con gli accessori, borse e scarpe in pellami stampati a laser e ricamati. L’indiana di Mumbai, Sheetal Shah con il denim sartoriale e l’uso di riciclato (foto in basso). Nyny Ryke Goungou del Togo con l’ethical chic, fatto di patchwork e sperimentazioni di fibre. La cubana Romy Calzado con il suo classico rivoluzionato per cui utilizza tessuti antivirali, con stampe geometriche. La marocchina Zineb Hazim propone un guardaroba per la donna manager musulmana dove i caftani sono rivisitati in tessuti maschili. I Ponti della Moda è invece un progetto realizzato da Camera della Moda con l’Ambasciata italiana di Pretoria, Sud Africa, e Polimoda di Firenze. Questo vede le capsule collection di quattro studenti dell’istituto fiorentino che hanno lavorato in coppia, ma a distanza, con quattro designer della South African Fashion Week. Il progetto continua con i designer africani ospitati a Milano e gli studenti del Polimoda alla Fashion Week di Johannesburg a fine ottobre. Parte dal sostenibile KNTNR (solo le consonanti di Kontainer) marchio al suo debutto a sostegno del talento, guidato da Katia Simionato e Christian Nucibella. Obiettivo: piena libertà di espressione per gli artisti. Per ora T-shirt, sciarpe e la linea di scarpe, in collaborazione con David Beauciel completamente made in Italy, riciclabile e compostabile. Trattamenti antigoccia sostenibili e certificati da Sealup per trench, riding, bomber, e la mantella in ottoman (foto in alto) con il monogrammma della S, ispirato all’archivio. L’azienda milanese, nata nel 1935, ha siglato un accordo con una società che si occupa di riciclo e raccolta degli scarti di lavorazione. Assolutamente in quest’ottica anche la quarta edizione di Designers for the Planet, voluta da Camera della Moda per promuovere i giovani talenti impegnati nella sostenibilità. Tre i brand premiati Gilberto Calzolari (foto al centro), già vincitore del Green Carpet Award nel 2018, Tiziano Guardini e Re-generations.
Nessun commento:
Posta un commento