Non è facile affrontare un tema d’attualità così importante come quello dell’ambiente e riuscire a essere creativi e soprattutto inediti. Specie nei tempi limitati di uno spettacolo teatrale in cui la finalità è comunque l’intrattenimento del pubblico.
Per questo non si può che essere ammirati di fronte a Melodramma ecologico, in prima nazionale al Teatro della Cooperativa di Milano. In scena gli stessi autori, i Duperdu, al secolo Marta M.Marangoni e Fabio Wolf, coppia anche nella vita, nella parte di Euridice e Orfeo, di cui rivivono il mito, molto liberamente. Anzi prendendone solo qualche spunto. Anche in questo caso Orfeo devo riportare indietro Euridice, ma non dal regno dei morti, bensì da un mondo dominato dalla plastica dove lei vive, sembra, benissimo e anzi vuole portarci lui, hippy di ritorno, tutto preso per la vita bucolica. Ad aiutarli o meglio a spingerli a rendersi conto delle loro posizioni al limite, due bambini, Plinio e Dalia, veri figli della coppia, in un video che fa da quinta. Sono loro, più sensati degli adulti, che inventano un percorso tipo gioco dell’oca con prove e imprevisti, che i due non riusciranno mai a completare. Il dialogo è sempre in rima con interruzioni di brani musicali noti o di altri di Fabio Wolf. Notevoli i costumi di Marta Marangoni, specie una gonna in materiale riciclato coloratissimo dalle cui tasche Euridice estrae oggetti feticcio del mondo di plastica. Sempre per restare nella mitologia attualizzata, un video in cui Raul Cremona nei panni di Aristeo, apicoltore negazionista, definisce fake news ciò che riguarda il riscaldamento globale e il rischio dell’estinzione delle api. Melodramma ecologico è al teatro della Cooperativa di Milano fino al 13 giugno, per proseguire poi in tournée per l’Italia. Con il patrocinio, non a caso, di Legambiente, cerca di far conoscere associazioni con fini sociali, come Recup che lotta contro lo spreco alimentare, recuperando e distribuendo gratuitamente il cibo invenduto dei mercati.
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