Passando di fretta davanti alle vetrine di Foscarini in Corso Monforte a Milano, non si nota niente di anomalo. Ma se ci si ferma solo un attimo si intravvede delle strane figure tra le lampade. Se poi si guarda bene si scopre che sono degli animali in cartone di diversi colori.
Sono maxi-origami che riproducono, quasi a grandezza naturale e in colori di fantasia, una giraffa, un rinoceronte, un fenicottero, un armadillo, una gazzella, un ibis, un’upupa. E’ il modo con cui il designer Ferruccio Laviani racconta l’evoluzione della luce in chiave poetica. L’ispirazione gli viene dal Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi, uno dei suoi luoghi preferiti, che ritorna spesso a visitare con amici e nipoti. Con un tocco di humour, Laviani ha trasformato in origami le specie animali, posizionandole come se si dirigessero in gruppo in un’unica direzione, che per lui rappresenta l’orizzonte di un futuro positivo. Una metafora a sperare bene nel domani, preziosa in questo momento. “Ho fatto interagire fauna e design mostrando varie declinazioni della luce e una sorte di sua evoluzione darwiniana, attraverso il progetto dell’azienda” spiega. E così gli origami-animali sembrano aggirarsi tranquilli, come nel loro ambiente, tra le ultime novità Foscarini. Ci sono la storica Caboche nella nuova versione, la lampada da tavolo e da lettura Birdie Easy, la scenografica Nuée a sospensione che simula una nuvola e l’iconica Twiggy Elle, rivisitata per essere ancora più flessibile. Il safari sui generis, in pieno centro di Milano, è possibile almeno fino ad agosto.
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