Festeggiare l’8 marzo potrebbe apparire superato, quasi una discriminazione, una ghettizzazione. Perché le donne devono avere una loro giornata e gli uomini no? Eppure a parte il dramma della violenza sulle donne che sembra essere addirittura ingigantito, la condizione femminile a livello occupazionale è ancora pessima e con l’emergenza Covid è peggiorata. Secondo l’Istat dei 101mila lavoratori in meno di dicembre ben 99mila sono donne. Quindi ben venga l’8 marzo. Anche perché la pandemia ha annullato parte degli aspetti fastidiosi, come i gruppi di donne urlanti in pizzeria, per cui quella sera si preferisce stare a casa o se si vuole andare al cinema ci si va accompagnate da uno o meglio due uomini. Certo restano ridicole strumentalizzazioni marketing oriented come sconti su prodotti vari suggeriti a lui da regalare a lei,indumenti intimi e profumi in vantaggiosa offerta, eccetera. O ancora inchieste inutili su quanto aumentano i rapporti omosessuali tra donne l’8 marzo. Fortunatamente sono e sono state molte di più le manifestazioni e gli eventi in positivo. Dai cinema che hanno riacceso per una sera le luci, con proiezioni a porte chiuse di film sul tema della donna. Ai teatri che, sempre in streaming, propongono pezzi femministicamente connotati.
A Milano al Piccolo Teatro alcune attrici hanno letto poesie di Alda Merini, mentre l’Out off ha riproposto le interviste ispirate a Tutta casa letto e chiesa di Franca Rame e Dario Fo. Dal carcere di Bollate, sempre in streaming, si è visto Da donna a donna con una raccolta di testimonianze. Organizzato dal Comune di Milano, oggi alle 17, un convegno sulle pari opportunità a cui seguirà un video sui talenti delle donne. Parte in questi giorni il bando del Museo del Tessuto di Prato che invita a proporre la propria idea di progetto eco-innovativo. E la priorità è data alle donne e ai giovani under 35. C’è anche chi ha anticipato l’8 marzo come Roberto De Wan che a Milano, nel negozio di Via Manzoni e alla Galleria Battaglia, ha presentato le sue nuove opere dal titolo Abstract flowers for Women’s day che celebrano appunto l’altra metà del cielo (v.foto). O chi come lo street artist Ivan Tresoldi, ha voluto porre l’attenzione sul tema, mai troppo evidenziato, della violenza sulle donne e trasgressivamente ha tinto di smalto rosa l’unghia del monumentale dito medio di Cattelan in Piazza Affari(v.foto).
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