La scelta è varia e variegata. Si può farlo sul cocuzzolo di una montagna a 2000 metri o pieds-dans-l’eau sulla riva di un lago. Su un lungolago o di fronte a una cascata con l’imprevisto rinfrescante di qualche spruzzo. Da soli, concentrandosi sulla contemplazione o in compagnia, ben scelta ovviamente. Dondolare è piacevole e lo è ancora di più se in un luogo speciale, magari conquistato con una lunga passeggiata o una sportiva biciclettata, in un periodo di lockdown.
Questo lo sanno Elisa Cappelletti e Fabio Balassi, giovane coppia ticinese (23 anni lei, 27 lui) autori del progetto Swing the world. “L’obiettivo è invitare le persone a trascorrere del tempo fuori dalle pareti domestiche, in maniera originale, divertendosi all’aria aperta” spiega Cappelletti. E così hanno installato nove altalene nel Canton Ticino. Ma ne stanno progettando altre in posti che definiscono particolarmente instagrammabili, forti della comune passione per la fotografia e degli studi di comunicazione visiva di lei e di attività di videomaker di lui. Un modo per far conoscere luoghi poco noti di quel cantone svizzero a cui sono affezionati e di incentivare il lento viaggiare, forma di turismo sempre più di tendenza e sostenibile. Molta attenzione è data alla costruzione delle altalene, veri gioielli di artigianato con corde tessute a mano spesse 18 millimetri, fissate tra alberi in genere altissimi o su telai in legno costruiti ad hoc. Anche il sedile è in legno locale, largo dagli 80 ai 90 centimetri e lungo sufficientemente per far sedere due persone. Tra gli esempi (nelle foto) l’altalena con vista sul villaggio di Rasa dove vivono 14 persone, nelle Centovalli, raggiungibile da Locarno con la Ferrovia fino a Verdasio e poi a piedi o in cinque minuti di funivia. Più facile da raggiungere, ma non meno attraente, l’ultimo Swing the world installato a Lugano nel Parco San Grato, il giardino botanico con flora notevole e vista strepitosa sul lago e le montagne. Per saperne di più: www.swingtheworld.ch