mercoledì 7 ottobre 2020

UNA SETTIMANA IN CASA




Sarà che il Fuorisalone (del mobile) è mancato anche ai non addetti ai lavori. Sarà che secondo le statistiche tra i pochi consumi rimasti tali o perfino aumentati nel lockdown ci sono quelli per la casa. Sta di fatto che la Design Week a Milano ha un discreto successo. Iniziata il 28 settembre, in coda alla Fashion Week e sempre organizzata dalla rivista Interni, si concluderà sabato 10. Molti gli appuntamenti, saggiamente diluiti nei giorni per evitare gli assembramenti, e completati con dibattiti on line.  Quelle di sempre le zone coinvolte con qualche  novità. C’è chi festeggia come Armani i vent’anni. Chi coglie l’occasione per aprire uno show room come Falper con le più interessanti linee per il bagno. O come Rubelli che lo rinnova totalmente con una collezione di tessuti per la casa disegnata dal direttore artistico Matteo Nunziati. Ci sono  casi particolari come quello di Esselunga che per i 25 anni di Carta Fidaty ha affidato a Rossana Orlandi la selezione di 25 lavori di design e artigianato da inserire nel catalogo, da vedere nella sua galleria. Roberto De Wan in Via Manzoni, accanto ai cento modelli di occhiali, a borse e bijoux, propone sciarpe e foulard in seta con il suo disegno ispirato al mito di Saturno. Jumbo Group in Via Hoepli realizza un’installazione con la sua linea sul tema dell’interazione tra uomo e natura (foto in alto). Missoni, nello spazio di Viale Elvezia, presenta  pezzi da interni e da esterni. Tra quelli clou il divanetto Milady e la poltrona Milord (foto in basso), squadrati ma invitanti, con una stampa del rivestimento delicata e universale o la poltrona Grandma, rivisitazione anni 40 nelle tipiche righe non righe della maison. Invitano al relax le sdraio-lettini dell’outdoor. Da non mancare assolutamente una visita al Design Supermarket della Rinascente. Quando qualcuno pensa di non avere bisogno di niente o che non c’è

niente da poter regalare a un amico/a perché in casa ha tutto, con una visita al sesto piano e al piano inferiore ha di che ricredersi. Per la ricerca del design puro come per l’utilità o la razionalità, per la superfirma come per il divertimento, eccetera, eccetera. Non solo ci sono complementi d’arredo, lampade, sedie dei più grandi e premiati designer degli ultimi 70 anni, ma si trovano bonsai, piante sottovetro e oggetti in grado davvero di dare un tocco in più e rasserenare un ambiente. Che è lo scopo del design, oltre alla funzionalità. 

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