i coetanei della provincia americana, in placidi viali di
villette. Poi è arrivato il Black Friday, chissà se qualcuno si è reso conto
che nel 1929 non è stato proprio una meraviglia. Un successo incredibile, saldi
fuori stagione. Qualcuno come De Wan a Milano ha ironizzato una settimana prima
con White Friday. Ma quanti l’hanno capito? Quasi in contemporanea il
Thanksgiving, festa yankee al cento per cento, non con data fissa ma al quarto
giovedì di novembre, è arrivata anche lei. Alla faccia degli animalisti e dei
vegani, perché tutto parte da un povero tacchino, nelle case italiane più branchés, o meglio per essere coerenti
più cool, si sono scatenate le
celebrazioni. Con i dubbi: Solo il tacchino o anche qualche regalo? Chi si deve
invitare? Qualcosa che poteva aver senso nei ristoranti metropolitani a
beneficio delle comunità Usa, e quindi del bilancio, è diventata un’iniziativa
esterofila e ridicola. Perché allora non festeggiare il 14 luglio? Ma si sa la Francia è troppo vicina e non fa
cittadini del mondo. Menomale che sempre a imitazione di quello che succede
oltre Oceano (Atlantico) i preparativi natalizi fervono con grande anticipo,
anche da noi. E non è un male. A parte l’attesa sempre più enfatizzata per i
bambini e la contentezza dei commercianti, le luminarie rallegrano e riscaldano.
Gli addobbi sono sempre più sofisticati, meno buone feste e stelle comete e più creazioni intriganti, da tenere
anche fino a Pasqua. Qualche Babbo Natale si arrampica ancora su per i balconi.
Non è più una novità, ma colora ed è divertente. E poi ci sono gli alberi di
Natale speciali e firmati. Spelacchio,
quello di Roma in Piazza Venezia, è bianco e pieno di luci, quello di Milano in
Piazza Duomo è un cono che cambia colore. Un sondaggio sul profilo Facebook
della free press Leggo indaga quale
piaccia di più. Per Il Natale dei 100
alberi d’autore ,serata charity ideata da Sergio Valente quest’anno a
sostegno dell’Unicef, varie le proposte. C’è il Fluffy Effect di Carlo Pignatelli in plexiglass lavorato al laser
con effetto manto di neve e palline d’oro(al centro). Coloratissimo, sempre in plexiglas, Alberobello di Martino Midali,
realizzato da Marco Lodola e Giovanna Fra. Tra le luci d’autore non poteva
mancare un omaggio a Leonardo da Vinci, alla fine delle celebrazioni per il
cinquecentenario. Ed ecco, a Milano, Pensiero
luminoso, una frase del genio fatta di luci realizzata da Antonio Spiezia,
artigiano di Napoli, posizionata nella via che conduce al Cenacolo (in alto).
Grazie, cara Luisa per la citazione che mi riguarda. Penso anch'io che l'ironia di aver apostrofato "White Friday" il Venerdì antecedente a quello nero sia stata poco recepita ma commercialmente si è dimostrata efficace...come durante Milano Moda Uomo 2012 mi feci fotografare a cinquant'anni suonati con occhiali da sole, bracciali, maglietta De Wan a maniche corte e bicipiti tatuati a vista! Anche allora l'indice di gradimento per i prodotti prevalse (per fortuna!)
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