Rendere
il pianeta migliore, a Minorca sembra non sia un problema riuscirci. E non solo
a parole. Il mare è inquinato, le balene
muoiono ripiene di sacchetti. Incominciamo a pulire le spiagge dalla plastica.
Non basta che ogni persona si comporti bene e utilizzi i cestini, che peraltro
non mancano. Ci vuole qualcosa di più energico. Evidente che non può occuparsene
esclusivamente la municipalità. E allora ecco il volontariato ben organizzato,
e non solo nella bella stagione. Ci si iscrive, fornendo i propri dati e ci si
ritrova nel giorno programmato in un luogo stabilito. Si viene dotati di sacchi
e guanti e si incomincia a raccogliere, ognuno nel pezzo di spiaggia
assegnatogli. Dalle 8,30 del mattino alle 13. Solo con uno stop per un piccolo
break di sostentamento.
E così le spiagge sono pulite. Non solo le città e i
paesi più importanti come Mahon, Ciutadella o Es Castel sono di una
pulizia straordinaria, perfino dopo i più movimentati mercati. Ma anche le arterie, principali e secondarie, e i piccoli centri sono di un lindore esemplare. Le
piste ciclabili non finiscono improvvisamente nel nulla, come spesso accade, ma
attraversano l’isola da nord a sud, da est a ovest. Ogni zona residenziale o
quartiere ha un suo giardino attrezzato, ma non della solita unica altalena o
dello scivolo fatiscente, ma di un campo di calcetto e basket, con studiato
pavimento anti sdrucciolo e recinzione. E last but not least un'area con tavoli
e panche che chiunque può utilizzare per feste di bambini. Il rispetto
della pulizia è assicurato da grandi cesti, che vengono prontamente svuotati il
giorno dopo. Questo potrebbe sembrare un dettaglio per un'isola davvero bella e
accogliente, favorita dalla natura. Ma non lo è assolutamente. Fa parte di una
concezione, di un certo modo di pensare di chi la governa e di chi la abita.
Per cui la gente è gentile, le finestre e le porte delle case sono sempre
aperte, nelle strade strette dare la precedenza è la normalità . I
cancelli, quasi tutti in legno, sono delle sculture più che una barriera dietro
cui chiudersi. E sulle spiagge, mai troppo affollate, perché a numero chiuso
oltre una certa ora, si vede la famigliola di nudisti accanto alla signora con
il burka, la coppia punk vicino a mamma
e bambini con secchiello e paletta. A Mahon, a fianco della Esglèsia de Santa
Maria, famosa per i suoi quasi quotidiani
concerti d’organo (uno dei più
maestosi d’Europa), c’è un palazzo con una strana e coloratissima rete a cui
sono appese pentole, bambole, teddy bear, sedie, giochi vari. E'
un'installazione-segnale per ricordare le tante vittime del mare, soprattutto i
bambini.
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