Sentirsi genio per un’ora e mezzo è
possibile. Peccato che la magia si limiti agli occhi. Con un visore, infatti, possiamo
vedere quello che ci sta intorno con gli occhi di Leonardo da Vinci. Il progetto si chiama You are Leo ed è una delle tante iniziative per i 500 anni dalla
morte del genio. Nasce dalla collaborazione tra Way (We Augment You), una start
up che utilizza la realtà aumentata e virtuale nell’ambito turistico-culturale
e Ad Artem società, sempre di Milano, che opera da 25 anni nella
didattica e divulgazione d’arte. “Un’esperienza
che ricorderai per i prossimi 500 anni“ dice il dépliant. Esagerato per
l’impossibilità dell’essere umano di vivere così a lungo, ma realistico per l’entusiasmo
che suscita. Consiste in un giro di
Milano in quei luoghi, ora un po’ tanto cambiati, che Leonardo frequentava nei diciassette anni
prima e quattro dopo, trascorsi nella città lombarda. Un percorso nello spazio, inteso come vie e
strade, e nel tempo. Perché con i famosi visori Oculus GO si può vedere quei luoghi come erano cinquecento
anni fa, commentati con un’ipotetica voce del grande maestro. La passeggiata, che
dura un’ora e mezza percorre 1,8 km, parte da Piazza del Duomo, dove del Duomo
c’è solo un inizio di cantiere. Va a Palazzo Reale dove nel cortile si affacciava la sua bottega. Prosegue
alla Pinacoteca Ambrosiana, che non esisteva ancora, ma dove ci sono alcuni
suoi capolavori. Quindi è a Porta Vercellina, in corrispondenza dell’angolo fra
Corso Magenta e i Navigli, con le barche che allora transitavano. Ultima tappa
Santa Maria delle Grazie con il Cenacolo, ovviamente ultimato, da vedere come
se si fosse su quell’impalcatura da dove Leonardo dipingeva. Non solo il tour
fa conoscere com’era Milano a quei tempi, con una ricostruzione documentata e
quanto mai attendibile, ma rivela l’uomo . Nelle sue abitudini, nelle sue riflessioni,
anche nelle sue contraddizioni. Come ha raccontato Romualdo Mazzocco, autore di
due biografie di Leonardo, emergono tre
caratteristiche del personaggio: curiosità,
perfezionismo e affidabilità. Per cui poteva sfinire una persona perché gli spiegasse nei dettagli come aveva cucinato
un certo piatto, ma anche riprendere a
trent’anni di distanza un lavoro come se l’avesse interrotto qualche ora
prima. Capace di dipingere indefessamente per un giorno e il giorno dopo dare
solo due pennellate. Sempre con un taccuino-diario in mano su cui scriveva di
essere riuscito in una delle tante invenzioni straordinarie e, nella pagina a
fianco, l’appunto di aver comprato due ali di pollo. Il tour si fa a piedi con
una guida e, nei cinque luoghi prima citati, si indossa Oculus per ritornare
indietro nel tempo. Per informazioni e prenotazioni: info@youareleo.com
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