Succedono molte cose prima, dopo, durante le
fashion week. In quelle dell’uomo a giugno, specialmente, forse perché a
ridosso dell’estate tutti hanno voglia di dire la loro. A Firenze è iniziata con il Pitti e finisce domani, la
mostra Fanatic Feelings, dedicata ai
Mondiali di calcio nel Complesso di S.Maria Novella. Nei saloni, a fianco dei
chiostri, video e
foto dei goal e dei momenti magici, ma anche di sfilate con
capi che allo sport si ispirano, macrofoto delle maglie degli azzurri anno per
anno e un’installazione in legno che simula il disordine lasciato dai tifosi
sugli spalti (a destra). Può sembrare un contentino per la Nazionale esclusa, confermato da altri segnali. Come il
lunghissimo calcetto argentato con
intorno le nuove sneakers da Corneliani al
Pitti (in alto). Sempre a Firenze ci sono state aperture o rinnovo di boutique. Moda
femminile da Distante Cashmere, nell’articolato e accogliente spazio in Via
dell’Oriuolo: variazioni sul tema del blazer e una capsule con otto pezzi
risolutivi per chi viaggia. A Milano Giulia Rositani ha colto l’occasione della
fashion week per mostrare, sulla Terrazza Martini, abiti, gonne plissé soleil,
bluse over con disegni e ricami, da lei eseguiti e poi riprodotti
sul tessuto, che raccontano la favola del Drago e La Fenice. Dalla pittura negli
abiti ai disegni di abiti. Flavio Lucchini, mitico direttore di Amica e di
Vogue Italia degli anni ’70-'80, ha realizzato un cahier, in 100 copie, con disegni a tempera e colori acrilici di schizzi presi dalle sfilate di Giorgio
Armani, Romeo Gigli, Gianni Versace, dal 1989 al 1993. Esposti nella My own gallery
al Superstudio più. Arriva a Firenze con una sfilata maschile (al centro) e poi a Milano
con un’interessante relazione del suo CEO Javad Sedghamiz, Persian Idea. E’ un
innovativo ecosistema per lo sviluppo della Fashion Industry con base in Iran.
Obiettivo entrare nel sistema moda internazionale attraverso l’Italia. E i
numeri, cioè determinazione e creatività, ci sono. Non manca la presentazione
di un libro. S’intitola Donne 6.0 Il lato
forte di una certa età. Le autrici, al loro terzo lavoro a quattro mani,
sono le giornaliste di moda e costume
Daniela Fedi e Lucia Serlenga. I consigli ci sono, così come le curiosità,
magari carpite a una gola profonda
con contatti all’Eliseo per i segreti di una deliziosa Première dame. Ma, come anticipa il titolo e conoscendo la
scrittura delle due signore, è l’ironia la vera protagonista, quella che
permette alle over sixty di competere
in seduttività anche con le under anta.
Ma grazie di cuore Luisa!
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