Diventa parte
della rivoluzione è scritto sulla pubblicità di un brand
di elettrodomestici che invita all’esperienza a 360° nell’esclusiva tecnologia
del suo forno. Ed è proprio vedere da vicino e nei dettagli le trasformazioni e
coglierne direttamente il racconto rende il Fuorisalone milanese coinvolgente.
Se ne apprezza l’interattività, ma si sente anche l’impotenza di non riuscire a
vedere tutto, con il dubbio di essersi soffermati su qualcosa non così
fondamentale e aver trascurato le novità più intriganti. Rientra nel discorso
della rivoluzione la piccola mostra omaggio Elio
Fiorucci creatività e genio nel
Casello Daziario di Porta Venezia. Le foto
degli anni ‘70 e ‘80 dell’imprenditore creativo e alcuni degli straordinari
oggetti kitsch, diventati pezzi di culto, testimoniano un passo importante
della storia del costume. L’esposizione rientra nel Rainbow District, gruppo di commercianti della zona di Porta
Venezia che credono nella libertà di espressione dell’arte, del design, della
moda e di cui Fiorucci è stato
sicuramente un antesignano e un portavoce. Il
legame tra moda e design continua anche con accostamenti, non sempre così
indovinati, ma che comunque movimentano. Le zone più coinvolte sono Via
Montenapoleone e dintorni, dove Montenapoleone
District ha realizzato una mostra dedicata alle architetture degli anni‘30,
evidenziate dalle opere grafiche dello studio Job (nella foto in alto la facciata dello
storico Garage Traversi).C’è chi come Gucci si limita a presentare la sua
collezione in un contesto a sorpresa (v.foto al centro).E chi come Maryling in Via
Manzoni ospita pezzi d’arte e, per sottolineare la femminilità del suo stile,
sceglie un’artista donna, Anna Godessi. Bottega Veneta propone pezzi
d’arredamento disegnati dal direttore creativo Tomas Maier con la consulenza
per le luci di Osanna Visconti di Modrone. Krizia presenta Horah, installazione
che prende il nome dalla danza popolare di origine israeliana, composta da trenta lampade. A Palazzo Bocconi,
in una scenografia a effetto, da vedere gli Objets
Nomades di Louis Vuitton. In Corso Como nella boutique Anteprima debutto
della Design Collection di MGM. I vetri luminosi di Paola Croci spiccano da
Momomì. Marni con la Vereda continua il suo viaggio nell’artigianato
colombiano. Forse meno entusiasmante degli altri anni House in motion, l’evento organizzato dalla rivista Interni nei
cortili dell’Università degli Studi. Uno strano fil rose lega i gorilla con lampada e i conigli sedia di Stefano
Giovannoni (foto in basso) con il labirinto aereo in filo di policarbonato di Jacopo Foggini,
per interpretare la nuova fragranza di Ferragamo. Da vedere fino al 28 aprile.
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