Per i dieci anni dalla morte Parigi le aveva dedicato una piazza e un busto nel quartiere di Montmartre, dove abitava (foto in basso). Per i venti una rassegna commemorativa e la pubblicazione di un cofanetto con i CD delle sue canzoni. Ora, per i trent'anni, la capitale francese ricorda Dalida con la mostra Dalida. Sa guarde-robe de la ville à la scene, dal 27 aprile al 13 agosto, al Palais Galliera. Gli abiti, donati al museo della moda dal fratello e suo agente Bruno Gigliotti,
meglio conosciuto con il nome d'arte di Orlando, raccontano
la vita, i successi, gli amori di questa diva complicata e
infelice, suicidatasi a soli 54 anni, dopo due tentativi. Di cui il primo poco
dopo il suicidio di Luigi Tenco, a cui era legata da un'intensa passione. Lei, restia
a partecipare ai festival, aveva accettato di cantare Ciao amore ciao del cantautore genovese in quel tragico Sanremo
1967. Da leggere nel percorso espositivo anche i cambiamenti e
l'evoluzione della moda di quel trentennio. Dagli abiti anni Cinquanta con
vita strizzata e gonna a ruota, ai bustier sexy dei Sessanta, dalle
sottovesti e i prendisole dei Settanta, ai lunghi e sfarzosi ricamati
degli Ottanta. Tutti nello stile della cantante, femme fatale e passionale, portano le firme di svariati grandi
couturier. Carven con i seducenti new
look, Balmain con gli scamiciati particolari, Yves Saint Laurent con
gli smoking e gli abiti senza tempo, Jean Dessès con le incredibili ed eccentriche
pellicce. Capi alta moda creati su misura per lei. Come quelli della Maison Daphné, non
in avenue Montaigne o in Faubourg St.Honoré, ma a Sanremo. Nato alla fine
degli anni Cinquanta l'atélier in breve tempo diventa l'indirizzo
deputato di star e personaggi. Qui si vestono Maria Callas, Grace di
Monaco, e ancora ora attrici e cantanti del
festival. Tessuti raffinati, tagli femminili e valorizzanti, la prevalenza di
colori del Mediterraneo, sono perfetti per le esibizioni sul palcoscenico come
per le foto sulle cover dei dischi. In mostra, attribuiti alla maison, due lunghi in maglina di seta, evergreen richiesti ancora ora, un
kaftano con ricami e scollo seduttivo e due corti, uno a balze nel tipico blu di
Daphné e uno in cotone con stampa a fiori(foto a destra). La Maison, tra l’altro, ricorda
Dalida con una collezione per l’autunno inverno ispirata a lei, completata da
un foulard e da un profumo con le note del suo fiore preferito.
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