Chi ha letto e amato, perché i due concetti sono
inseparabili, “La variante di Lüneburg” o “Canone inverso”, avrà difficoltà a
pensare a un libro di racconti sugli animali (intesi come pet) scritto da Paolo
Maurensig . Anche se su cani o gatti ormai scrivono tutti. Ma un conto il conduttore
televisivo, il calciatore, la velina, lo stilista, un conto uno scrittore che evoca atmosfere cupe, misteriose, con
personaggi intriganti e
complessi, vicende esistenziali che
affondano in un passato fra storia e finzione. In romanzi appassionanti che si
ha voglia di rileggere, ma che non sono certo per tutti. Ed ecco invece a
sorpresa “Amori miei e altri animali”, edito da Giunti, che l’autore ha
presentato al recente Bookcity di Milano. Pure qui come negli altri suoi libri l’amore è
importante. Pure qui ci sono i riferimenti culturali, le citazioni, le
considerazioni filosofiche e perfino gli scacchi. Ma tutto è alleggerito e
schiarito dal fil rouge dell’ironia,
perfettamente in tema col soggetto trattato. E questo nonostante la commozione sia più che sfiorata. Oltre che
per lo stile il libro piacerà perché rispetta“le pari opportunità” dando uguale
peso a cani e gatti. Come anticipa la foto di copertina. Manolo, Rolf, Joyce
(senza riferimento al James irlandese)
Felix, Lapo, Katze (il gatto nella casa piena di manuali
di scacchi), il cane senza nome del cinese malconsigliato da Confucio. Cani e
gatti veri e di fantasia, compagni dello
scrittore per lungo tempo e incontri occasionali , protagonisti di storie
vissute o solo sentite, eroici e nobili soggetti
e tipi buffi da fumetto.
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