VIRTUOSISMI NON VIRTUALI
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Giuliana Teso |
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Zagliani |
Il consumatore ultimo è in grado di apprezzare l’artigianalità che c’è
dietro a un capo? Si spera di sì’, considerate le lavorazioni di altissimo
livello che caratterizzano molte collezioni di queste sfilate milanesi. Andrea
Incontri ha proposto un “sartoriale
esasperato” dove “esasperato” non è una connotazione negativa. Notevoli gli
abiti e i cappotti con tasche sovrapposte che ricordano i famosi cassetti di
Dalì. Sull’abito grigio inserti trasparenti danno luce e femminilità. Interessante il gioco di righe nelle gonne
plissettate, dove il bicolore si avverte con il movimento. Il plissé soleil è uno degli elementi forti
anche di Krizia che festeggia i sessant’anni
di attività. E in passerella manda i pezziforti della sua storia, ma senza
ridicoli recuperi nostalgici. Marco Bologna è il
marchio creato dai due giovani stilisti Marco Giugliano e Niccolò Bologna.
Mettendo insieme esperienze in maison
eccellenti, ma di tendenze opposte, riescono a proporre una collezione couture ma fresca e non scontata, dove gli spunti vengono dalle stampe giapponesi
come dalla cultura pop dei fumetti manga. Parola
ricerca in primo piano anche da Fisico, guru del bikini, che punta sul più
antifreddo dei capi, il piumino. Eccolo in lana garzata effetto pizzo o in nylon completamente reversibile tinta
unita da una parte, con stampe degradé dall’altra. Tagli a effetto da Costume
National che vuole “rompere le barriere tra moda e antimoda, costruito e decostruito,
maschile e femminile”. E ha chiesto all’artista olandese Bastiaan Arler di
presentare in Triennale, nella sala attigua a quella della sfilata, la sua
installazione “Order and Chaos” che esprime proprio la dualità e la
contrapposizione. Giuliana Teso arriva
davvero al virtuosismo nelle sue pellicce. Zibellini, visoni, volpi, cincillà,
breitschwanz sono rasate, mescolate fra
loro, colorate, intarsiate, intersecate. Fino a pezzi unici, ispirati alla
pittura di Kandinsky, con cerchi, cubi, carré, mezzelune. Ovviamente anche l’accessorio diventa
palestra di virtuosismi artigianali. E’ il caso
di Zagliani che rende “nabuccato”
il coccodrillo, mette insieme la
lucertola con il visone, metallizza lo struzzo. E si scatena con effetti
speciali soprattutto per la sera. Ecco il secchiello di visone e coccodrillo,
la clutch in visone e coccodrillo bicolore, la minishopper reversibile in
lucertola o coccodrillo con tracolla in pelle o con catena.
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