Le terme di
Milano pur essendo nate da pochi anni,
rispondono abbastanza a quell’impianto. Il palazzo in stile liberty, un tempo
sede dell’Atm azienda tranviaria milanese, è imponente, con giardino a ridosso
di quel poco che resta delle mura spagnole, di fronte alla cantatissima Porta
Romana. I pavimenti sono rimasti quelli
di un tempo a mosaico, i corridoi sono lunghi, ampi e austeri . Qualche inevitabile vaso di
piante cosiddetto design non guasta
troppo. Fuori le poltrone non sono di
metallo stile gazebo, ma in nuovi materiali più funzionali, bianche . Nel grande
salone centrale un ampio tavolo rifocilla gli ospiti in accappatoio bianco con
cibo sano, senza troppo insistere sul dietetico mortificante. Anzi, c’è
addirittura un angolo novità con buffet di tentazioni, non comprese nel prezzo
di entrata: cioccolato, sushi, bruschette, spumante. Decisamente anni duemila. Come è anni duemila
la possibilità di frequentazione nelle ore serali fino alle 23. Piacevole all’esterno, immersi nella piscina
di acqua calda, con luci ben studiate e vista sulle mura. Unica al mondo,
forse, la biosauna all’interno di un vecchio tram arancione, a ricordare la prima funzione dell’edificio.
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