Le passerelle milanesi si sono chiuse con Coveri,
che come
consuetudine, ha fatto sfilare un coloratissimo uomo con una
coloratissima donna , con un mese di anticipo sugli altri . Lo stilista Francesco
Martini Coveri continua con lo stile di
sempre, concentrato appunto sul colore e le stampe forti.
Meno evidenti, quindi, le tendenze che hanno caratterizzato le altre collezioni. Tra le più
forti, ma non nuova, la presenza di
materiali e dettagli mutuati dallo sport per un vestire urbano. Inedita,
invece, la tendenza a prendere particolari
e pezziforti della montagna e
dell’abbigliamento degli scalatori e riproporli in chiave metropolitana-chic.
Giorgio Armani |
Tod's |
Larusmiani |
A cominciare dal basso . Non solo i polacchini ma
le strigate più raffinate hanno suole carrarmato o di para, a prova di neve e gelate. Sono trasparenti a
simulare il ghiaccio quelle delle scarpe di Fendi. Tod’s lancia le Podium , stringata da completo, con
suola in gomma e ganci da scarponi. E nell’winter
gommino, il polacchino con la tipica
suola del marchio, mette la fodera di montone. Scarponcini da roccia completano
i look da DSquared fatti di un mix di sartoriale e sportivo, con giacche di
tweed dagli inserti in pelle e pantaloni sopra la caviglia. Anche Giorgio Armani mette la para sotto le
stringate dei suoi businessmen in doppiopetto. E per uscire sottozero
propone ipercaldi giacconi con collo
sciallato di pelliccia , giacche trapuntate con cappuccio e zip e maxipull . Gilet di
astrakan con grandi colli da Diesel e
cappotti e giacche dai bottoni metallici
e l’allure tiroleggiante. Grande uso della pelliccia, più ovvio, da Fendi. Ecco
interni staccabili di castoro nei cappotti, ecco un patchwork di astrakan per la
mantella da pescatore doppiata di yak.
Pelliccia di capra sugli zaini- bisaccia, sui marsupi da portare in vita, sulle
borse-manicotto. Philippe Plein mette insieme denim e pelliccia per il parka
con cappuccio. La maglia, come tessuto, per giacche dal taglio ineccepibile da
Rocco Barocco, che si diverte con flash di regimentale. Totalmente in seta il car coat verde loden con
alamari metallici di Larusmiani, da completare con desert boots in camoscio dagli
interni in montone.
Non ricordano l’abbigliamento della montagna, ma
sono sicuramente caldissimi i giubbotti di Stone Island, patchwork di
diversi tessuti, poi tinti in capo per un effetto finale di lucido e opaco,
quanto mai intrigante.
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