Un momento dello spettacolo (foto Max Valle) |
Raccontare
trecento pagine in un’ora e mezzo. Una bella sfida, ma non la sola di “Oliver Twist” portato al teatro Duse di
Genova dalla Compagnia del Suq, in collaborazione con il Teatro Stabile di
Genova. La vera sfida è quella di aver dato attualità e un messaggio efficace a
un’opera che, anche se con un tema sociale, ha comunque quasi due secoli (Quest’anno
si celebra il bicentenario della nascita di Charles Dickens). Il merito e la
riuscita dello spettacolo si devono sicuramente all’aver messo insieme varie
forme di rappresentazione. Dal teatro parlato alla narrazione, dal canto e i cori
al teatro di ombre, capace di dare
una connotazione fiabesca, ma anche di smorzare i toni accentuati, un po’
barocchi in una rivisitazione contemporanea.
In
scena Carla Peirolero, direttore della compagnia del Suq, molto convincente in
diversi e anche antitetici ruoli femminili. Enrico Campanati, regista dello
spettacolo, perfetto come odioso Fagin e in altre figure maschili e Roberta
Alloisio, ottima cantante e commuovente Nancy. Ad accompagnare recita e
narrazione la musica dal vivo di Cesare Grossi, Mauro Sabbione e Marcello
Liguori.
E
poi i bambini del progetto educativo il Formicaio. Di svariati Paesi, ballano,
cantano, saltano e danno tutti il volto a Oliver Twist. Per dimostrare che le
ingiustizie sociali, il problema dei bambini maltrattati e del lavoro minorile esiste ancora nel mondo. E
non si può ignorarlo.
Lo
spettacolo, iniziato ieri, prosegue fino al 29 alle 20,30, domenica 30 alle ore
16. Lunedì 31 alle 20,30. Con brindisi e buffet dalle ore 23 nel salone dell’
ex piccolo Cottolengo di Don Orione a due passi dal teatro Duse. Ottimo modo
per festeggiare l’anno nuovo. (www.suqgenova.it)
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