mercoledì 9 maggio 2012

GUARDARE E POI PENSARE




 Tribù Karu, sud Etiopia (foto D.McCullin)
Due mostre fotografiche da vedere, una personale e una collettiva.   Iniziano  in  contemporanea e affrontano, anche se in modo diverso, lo stesso tema: i devastanti effetti della guerra. La prima “La pace impossibile. Dalle fotografie di guerra ai paesaggi 1958-2011” presenta il lavoro   di uno dei più grandi fotografi di guerra, Don Mc Cullin (Londra 1935). Sono 160 immagini, tutte in bianco e nero, scelte da un archivio di sessantamila fotogrammi di quaranta anni di guerre. Vietnam, Cipro, Afghanistan, Biafra, Ulster , Libano. Ma anche l’India dei lebbrosi, l’Africa  dei malati di Aids. E poi, più recenti, le foto spesso degli stessi paesi  e degli stessi luoghi, rivisti con l’occhio di un uomo stanco di guerra. Sono immagini, molte di natura, commuoventi, quasi strazianti, dove anche se i conflitti non hanno lasciato segni tangibili, se ne percepisce il ricordo.
Tempio della luna, Marib,Yemen(foto D.Pellegrini/Neos)
L’altra mostra,multimediale, nel Tucano Concept Store a Torino (10 maggio-2 giugno, ma prosegue a Genova, Firenze, Roma, Padova, Milano)raccoglie sessanta immagini di fotografi della Neos (Associazione di Giornalisti di Viaggio) con commenti audio. Si intitola “Obscured.I luoghi oscurati” e ritrae dieci paesi che per guerre o difficili situazioni politiche sono emarginati dal resto del mondo e quasi impossibili da visitare. Dai monumenti meravigliosi che raccontano storie millenarie ai paesaggi incredibili, fino a scene di vita quotidiana, mercati, feste, e perfino ragazze con cerotti da rinoplastica al Bazar di Isfahan(Iran).  

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