Fa piacere che nel molto parlare di sostenibilità nella moda, ci siano delle proposte concrete e immediate. Da parte di chi, senza spacciarsi per “salvatore del pianeta”, dà un contributo alla causa e tiene viva l’attenzione sul tema. Uno degli ultimi casi è quello di Jacketta, nuovo brand ideato da Priscilla Stecca, giovane e brillante professionista con al suo attivo una lunga esperienza nel settore sviluppo prodotto e comunicazione per marchi di lusso. In collezione solo blazer o meglio dire giacche, da cui il nome che mette insieme, con una nota di humour, l’idea di una giacca non impegnativa, appunto una "giacchetta", con l’inglese, “per una grafica comprensibile a livello internazionale”, spiega Priscilla (foto sotto).
Le giacche sono realizzate su suo disegno con i resti dei tessuti di varie aziende che per le scarse dimensioni, al massimo 6 metri, non hanno più mercato. Sempre pregiati, come alpaca e cashmere, e sempre made in Italy. La giacca, chiamata Olivia, dal nome della figlia, è realizzata, su ordinazione, in una ventina di giorni, in tre taglie e nei colori scelti dalla cliente, da tre sarte "a chilometro zero", perché in Umbria, dove Priscilla è nata e risiede. Esiste anche la variante con l’applicazione, al punto vita, di una banda di tessuto in contrasto , sempre proveniente dal recupero nella filiera. O di altri tessuti coloratissimi, che vengono dall’Africa e sono lavorati da donne. Per chi preferisce un flash di etnico.
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