Di spettacoli omaggio a Fabrizio De André ce ne sono stati svariati nei 25 anni che hanno seguito la sua morta prematura. L’amore scoppiò dappertutto in prima milanese al Teatro Menotti Filippo Perego, dal 3 al 5 ottobre, ha sicuramente una connotazione più intensa, speciale. “Non per ricordarlo...ma per festeggiarlo... tra le parole e la musica, con nuovi pensieri e ricordi che creano un intreccio di emozioni tra il palco e la platea” così è scritto nella presentazione dello spettacolo, in questa versione, ideato e diretto dal direttore artistico del Teatro Menotti, Emilio Russo. E corrisponde al vero.
Sul palcoscenico Laura Marinoni, cantante e attrice di grande talento e presenza, nei total look di Antonio Marras, e l’ottima musica del Nidi Ensemble. Al pianoforte Alessandro Nidi, che ha curato gli arrangiamenti musicali, alle percussioni, davvero di ogni tipo, Sebastiano Nidi, al trombone e chitarra Filippo Nidi, alla fisarmonica e sax Andrea Coruzzi. Certo il centro dello spettacolo sono le canzoni di De André. Dalla mitica Bocca di rosa alle più sconosciute, da quelle in stretto genovese, incomprensibile ai più, a quelle in italiano con infiltrazioni di "genovese universale" o di inglese, dal tema politico e sociale all’amore di ogni tipo. Con piccole intramezzi di parlato di Laura Marinoni. Mai spiegazioni o commenti, ma riflessioni derivate dalle canzoni, con tutto il carattere della spontaneità, rivelatrice di una profonda condivisione. Che si riflette nella partecipazione del pubblico, travolto dal ritmo, dall’entusiasmo, sicuramente dai ricordi che le canzoni, ma anche le parole, fanno emergere. Gli applausi dopo ogni pezzo sono sempre più fragorosi, al finale addirittura invitano gli artisti a ben due bis (foto di Laila Pozzo).
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