Scultura di Luciano Minguzzi |
Di castelli in Valle d’Aosta ce ne sono molti, ben conservati e scenografici. Un museo d’ arte contemporanea o moderna in un palazzo antico non è una rarità. Eppure il Castello Gamba, con la sua collezione, appunto di arte moderna e contemporanea, merita davvero di essere visitato. Inaugurato lo scorso ottobre, a cinque minuti dal centro di Châtillon, è circondato da un parco perfettamente tenuto. La centenaria sequoia con il tronco di sette metri fa già la sua parte. E anche la vista che si ha dalla rotonda non è da meno, superata solo da quella che si gode dall’altana del castello. L’ingresso al museo non corrisponde a quello originale, con le due imponenti scalinate curve, in pietra come l’intero edificio. Si entra da una porta laterale in basso, raggiungibile da un sentiero con una scultura di Luciano Minguzzi. Il restauro è stato accurato e non invasivo. Sono stati lasciati i parquet di noce e i camini del piano nobile, come il piccolo ascensore in legno, il primo installato in Valle d’Aosta. Fu voluto dal barone torinese Carlo Maurizio Gamba, proprietario del castello, che lo fece costruire nel 1903. Per la giovane moglie, la contessa Angélique Passerin d’Entrèves, importante casato valdostano, che aveva nostalgia delle sue valli. Nei grandi saloni si trovano pitture e sculture dagli ultimi decenni del Novecento a oggi. Dall’astrattismo alla pop art, dal surrealismo alla transavanguardia. Da Guttuso a De Pisis, da Fontana a Schifano, da Ceroli a Giò e Arnaldo Pomodoro, da Isgrò a Del Pezzo, a Tadini.Esiste poi un deposito visitabile solo in particolari occasioni, ma visibile su uno schermo interattivo. L’ultimo piano del castello e l’altana, con le enormi finestre aperte sulla valle, ospitano mostre temporanee di artisti locali, come l’attuale dedicata a Italo Mus (1892-1967). Nella sala di consultazione è disponibile un database con tutte le opere della collezione. Per informazioni www.castellogamba.vda.it