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Nicola Evangelisti |
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Bruno Petronzi |
Nel
periodo dell’Expo a Milano e dintorni ci sono stati più di settemila eventi di cui la maggior
parte, nonché i più attesi, erano d’arte. Da Giotto a Leonardo da Caravaggio al
Futurismo, all’Arte Povera. Nella sola Milano sono stati inaugurati due musei,
il Mudec e la Fondazione Prada. L’arte sembra finalmente essere diventata se
non una priorità una componente fondamentale della vita italiana. E non solo
culturale. E’ un modo per raggiungere un’internazionalità nel senso più
positivo del termine, per rafforzare i contatti con gli altri paesi. E’
emblematico che le mostre siano spesso il risultato di prestiti di opere tra
musei del mondo. O addirittura abbiano come tema l’incontro di civiltà lontane.
Come quella inaugurata l’11 dicembre al Palazzo di Città a Cagliari sulle affinità fra la
cultura nuragica e la caucasica. Anche i curatori di mostre e musei non vengono
più chiamati per la loro nazionalità, ma per la competenza specifica, che non guarda ai confini. E infine
l’arte è sempre più comunicazione. Una prova ne è Artour-O (v.foto)ormai al suo
dodicesimo anno di età, per cui l’arte è anche un mezzo di promozione per le aziende. “Non ho inventato
nulla” dice Tiziana Leopizzi, anima e creatrice di Artour-O e ricorda come nelle
corti rinascimentali gli artisti erano chiamati per dare lustro e impronta con
le loro opere. E Artour-O mette in contatto artisti e imprenditori. Solo la
grande banca può tenere l’Hayez nei suoi saloni, ma la piccola impresa può andare
fiera e rendere fieri i dipendenti di un dipinto e di un’installazione magari site
specific, realizzata da un giovane
emergente. E Artour-O non si ferma
all’Italia. E’ stato a Merida, in Spagna, a Praga, in Cina ad
Hangzhou,Shanghai, Yiwu, a Montecarlo, a Londra. Il primo evento del 2016 sarà
come sempre a Firenze, in marzo.
Diviso tra Villa Le Rondini, la Caserma Redi, il Liceo artistico di Porta
Romana e altri luoghi di fascino e prestigio. Tratterà di design, cenacoli,
moda, musica e scienza con allettanti tecnosorprese.