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Jimmy Choo |
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Costume National |
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Giuseppe Homme |
Mentre fuori la temperatura supera largamente i 10
gradi, sulle passerelle si evocano atmosfere da sottozero. Se per la donna non
esistono più le stagioni, per l’uomo l’inverno arriva ed è polare. L’immagine della neve che scende abbondante su
un albero spoglio è lo sfondo da Corneliani. “Originalissimo!”
grida un fotografo e non si può non dargli torto. Collezione impeccabile,
materiali superlativi , colori saggi.
Grande scelta di cappotti, giacconi, maglieria. Unici tocchi di novità i colli
sciallati in maglia e il chiodo di pelliccia. Coperti e meno minimali del
solito gli angeli urbani di Costume National.
Per loro un guardaroba mix di pelle, pellicce, cashmere e mohair. Tra le
sorprese la giacca da frac,il blazer militare con strass e il cappotto piumato.
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Gianpiero Colombo |
Nero, grigio, e flash di bianco per la
collezione-debutto di Gian Piero Colombo (architetto, classe 1956), che guarda a Piero della Francesca. Su felpe e giacche lo
strano rammendo dell’abito della Madonna di Senigallia. Sulle maglie le righe
diagonali delle bandiere del pittore. Insolita la giacca-camicia senza revers,
interessante il cappotto in lapin reversibile.
Debutto a Milano anche per Michael Bastian con
una collezione al 100% italiana ispirata
alle due facce dello stato di New York: l’Upstate, tutta natura dove è
nato, e la congestionata Manhattan. Lo stilista rivisita il principe di Galles
per giacche e cappotti da accostare a
pantaloni rossi. Fodera le giacche di finestrato in cotone da camicia. New York
fa da sfondo alla passerella di Hogan, una avenue con strisce pedonali e
semafori, su cui camminano uomini con cappotti in lana intrecciata e cammello, in
peacoat di vernice e shearling, in giacche di denim e shearling. Fuori miriadi
di ragazzine urlanti attendono l’uscita di Jamie Campbell Bower, il cattivo di
Twilight.
Si sperava di non vedere più le gonne per uomo e
invece sono riapparse. Nella sfilata del 27enne malese Edmund Ooi, nel teatro
di Armani. Per il resto capi con tagli innovativi, giacche con patchwork di inserti
geometrici, cappotti destrutturati, inedita maglieria jacquard. Andrea Pompilio
prende spunto dalle divise, dal vigile all’aviatore, ne coglie colori e dettagli e li rielabora. Usa il
visone per le maglie e trasforma l’alpaca in pelliccia per i cappotti. Un po’ troppo
severa ma di alta sartorialità la
collezione di Jil Sander. Tra i pezzi migliori i cappotti con cintura e
martingala. Il fiocco di neve, ingigantito
fino a perdere la sua identità, è la stampa fil rouge da Les Hommes che
propone capi da grande freddo.
Il glamour della giornata è nelle scarpe. Da Jimmy
Choo il direttore creativo Sandra Choi immagina il guardaroba della residenza
in campagna di un gentleman londinese. Gli stili urban e country si fondono.
Nello scarponcino stringato in pelle effetto lana bouclé. Negli stivaletti
pied-de-poule. Nella scarpa da barca stampa principe di Galles, nel mocassino
stampa tartan su quadro botanico. E per la sera pantofole in tessuto tappezzeria con lurex e slip on glitterate. Per
Giuseppe Homme, Zanotti mette insieme street-style e lusso blasonato: stemmi
sulle slip on, catene dorate come
stringhe sullo scarponcino, sneaker con fascia dorata, polacchini in tessuto da
divani o in velluto con borchie.